Un weekend a Oslo (in the rain)

La Norvegia è forse più conosciuta per i suoi panorami naturali unici, ma anche Oslo, pur essendo una città, merita assolutamente una tappa del vostro itinerario norvegese o, addirittura, uno dei vostri weekend fuori porta!

Si tratta infatti di una capitale unica nel suo genere, totalmente immersa nelle foreste e circondata dal mare e il cui centro città, geograficamente parlando, è proprio un enorme e stupendo parco naturale. I suoi abitanti corrispondono quindi ben poco all’idea che possiamo avere di un “cittadino tipo“, poichè vivono estremamente a contatto con la natura e all’aria aperta in qualsiasi clima ci sia, persino sotto scroscianti acquazzoni.

Ne abbiamo avuto una riprova durante il nostro sfortunato, seppur divertentissimo, weekend a Oslo, durante il quale non abbiamo visto uno spicchio di sole manco per sbaglio, ma siamo riusciti comunque a goderci la città e le sue particolarissime attrazioni, delle quali vi racconto quelle che ho trovato più affascinanti.

La Oslo Opera House

Una delle prime cose che abbiamo visto a Oslo è stata proprio l’Opera House. Ancora sconvolti da una notte a dir poco scomoda nel nostro scalcagnato Airbnb, ci siamo rifugiati subito in questa oasi di pace cittadina, confortati dalla momentanea assenza di pioggia e dalla strana luce che traspariva dalle nuvole scure, la quale ha reso, se possibile, ancora più affascinante questa struttura moderna ma incredibilmente accogliente.

La struttura esterna in vetro è circondata da lisce pietre bianche, che corrono tutto intorno alla parte centrale, salendo lungo i lati per portarvi fin sulla sua cima, dalla quale potrete ammirare il profilo degli eccentrici palazzi della capitale. Una sensazione di estrema tranquillità vi pervaderà, forse data dalle persone, delle quali moltissime sono locali e non turisti, che passeggiano in un silenzio contemplatorio o fanno sport o si bevono una birra con gli amici, seduti a guardare il panorama della città e del mare che si estende a perdita d’occhio.

Un posto stupendo, che vi trasmetterà anche, in parte, lo stile di vita del posto, dove la frenesia tipica delle nostre città non è nemmeno lontanamente contemplata.

Memorabile è stata anche la nostra amicizia con un gabbiano, frequentatore abituale della zona, che ci saltellava intorno probabilmente in cerca di cibo, anche se noi abbiamo preferito dare interpretazioni del tutto antropomorfe al suo comportamento, a nostro dire quasi da cucciolo di cane.

Insomma, una specie di paradiso di tranquillità nel mezzo della città. Se possibile, vale assolutamente la pena assistere anche ad uno spettacolo al suo interno, circondati da una struttura in legno calda e avvolgente, quasi da baita di montagna. Qui il sito per consultare la programmazione e prenotare i biglietti.

Se volete mangiare qualcosa in zona, consiglio di non perdervi assolutamente il Fisketorget, una pescheria situata esattamente accanto alle barche dei pescatori, assicurandosi così l’assoluta freschezza del buonissimo pesce che assaggerete. Al suo interno, avrete la possibilità anche di sedervi a mangiare, e posso dirvi di non aver mai mangiato una zuppa di pesce e del salmone così buoni come quelli provati in questo posto. All’epoca del nostro viaggio, nel 2019, lo chef era un italiano, il quale dirigeva fermamente gli altri cuochi nella cucina a vista accanto ai tavoli. Anche solo quello uno spettacolo di disciplina, talento e creatività da non perdersi!

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Le statue di Vigeland Park

Vigeland Park è detto anche Parco delle Sculture proprio per la presenza di incredibili sculture sparse per tutto il suo perimetro, opere dell’artista Gustav Vigeland. Si parla di oltre 200 opere di impatto, create principalmente tra gli anni ’20 e ’30 del ‘900, che mi sono rimaste indelebilmente impresse per la loro solennità, immerse nel silenzio del parco, e per l’incredibile espressività dei loro volti, molti dei quali estremamente sofferenti.

Nel silenzio di una giornata molto piovosa, in un enorme parco quasi vuoto, forse proprio grazie al tempo inclemente, abbiamo passeggiato nel mezzo di queste incredibili opere d’arte, colpiti dalla forza dei sentimenti che esprimono. Sembra quasi di stare in una specie di strana Pompei, dove le persone sono state colte di sorpresa, all’interno delle loro case, da un’eruzione vulcanica, nell’intimità del contesto familiare e della loro quotidianità, rimanendo per sempre pietrificate in corpi di pietra. Proprio questa sensazione di assistere ad intime dimostrazioni di affetto rende forse ancora più silenzioso l’osservatore, che non vuole quasi disturbare ed intromettersi in qualcosa che normalmente sarebbe custodito nel cuore delle nostre case, indisturbato e al riparo dallo sguardo esterno.

Abbiamo vagato per il parco per ore, scambiandoci pochissime parole, in un’atmosfera di immersione e contemplazione assoluta. Una delle migliori mostre d’arte a cielo aperto mai viste e sicuramente una tappa fondamentale per chi visita Oslo!

Hiking a Nordmarka

Nordmarka è un enorme foresta, di fatto al centro della città di Oslo, ed uno dei suoi quartieri più amati. Si tratta infatti di uno dei luoghi più frequentati dagli abitanti per fare escursioni, sport, passeggiate all’aperto e iniziative cittadine, quali gare di nuoto nel bellissimo lago di Sognsvann (noi ne abbiamo vista una di bambini, felici nei loro costumi da bagno in una fredda giornata piovosa che da noi avrebbe comportato sicuramente l’annullamento dell’evento, ma che per i norvegesi è normale amministrazione).

Per raggiungere questa parte della città, all’andata abbiamo preso un carinissimo trenino (in realtà parte della rete di trasporti pubblici cittadini, qui il sito per vedere tratte e biglietti e la app da scaricare per avere sempre tutto a portata di mano), che si arrampica sulla montagna arrivando direttamente alle sponde del lago. Al ritorno, ci siamo invece coraggiosamente lanciati in un’escursione per ridiscendere fino in città, finendo nel mezzo di una vera e propria foresta selvaggia che non credo si possa trovare facilmente in altre città d’Europa.

Nonostante le premesse, per le quali eravamo convinti di esserci persi nel mezzo dei mille sentieri del parco, per di più sotto minacciose nuvole grigie, siamo in realtà abilmente riusciti ad imbroccare la strada giusta e a ritornare, sani e salvi, in città, entusiasti del posto e rinvigoriti da tutto il verde che ci circondava.

Se sarete più fortunati di noi e troverete bel tempo, consigli di fare un pic-nic sulle sponde del lago, ne ritornerete più rilassati che dopo la SPA.

Una gita in barca

Essendo Oslo, esattamente come nel caso di Stoccolma (qui qualcosa in più anche sulla capitale svedese), circondata dal mare e composta da diverse isolette e penisole, esiste una varietà incredibile di tour in barca che potete fare, tutti bellissimi, a meno che non siate fantozziani come noi e non becchiate un tremendo temporale proprio nel mezzo del tour, riuscendo a vedere poco e niente dei panorami circostanti.

Noi abbiamo scelto Boatsightseeing.com, che offre una serie di giri in barca anche a tema musicale, ma nel nostro caso abbiamo preferito stare sul classico, con un tour tra le bellissime isole che circondano la città, punteggiate qua e là da incredibili ville, e da minuscole casette colorate in legno, in fila sulla riva del mare, che mi hanno ricordato in parte quelle che si possono vedere in alcuni posti noti per il surf in Australia.

Qui una foto per rendere l’idea (fonte: improbabile sito di giardinaggio, Quick-garden.co.uk. Visto il clima a dir poco piovoso, non siamo riusciti a fare foto degne di questo nome).

Sciare a Holmenkollen

Holmenkollen è un’alta montagna (500 metri sopra il livello del mare) nonchè, di nuovo incredibilmente, un quartiere di Oslo. E’ molto frequentata in inverno dagli amanti dello sci e vale sicuramente una visita, anche se non in stagione invernale, per ammirare l’impressionante “trampolino” per sciatori, pericolosamente verticale, chiamato Holmenkollbakken, che significa esattamente “trampolino di Holmenkollen“, costruito nel 1892 in occasione del Holmenkollen Ski Festival, e poi restaurato ben 19 volte per poter ospitare diverse competizioni sciistiche.

Per darvi meglio l’idea di questa stranissima ed impressionante struttura, da noi fotografata senza la neve, vi metto qui una fotografia presa da Internet, con la pista innevata vista dal basso, paurosamente verticale e minacciosa:

Nei dintorni, troverete altre piste da sci per i comuni mortali, con pigre seggiovie sparse tra gli alberi qua e là, nel caso in cui voleste dedicare una giornata del vostro weekend ad una sciata sulle montagne norvegesi.

Le navi vichinghe sulla Bygdøy Peninsula

Tappa finale del nostro weekend, prima di prendere l’aereo, è stata la penisola di Bygdøy, raggiungibile anche in barca (guardate la sezione “Ferry to the museums“) e conosciuta come la zona dei musei, in quanto ne ospita diversi, tutti ugualmente interessanti. Dovendone scegliere uno solo, per questioni di tempo, non abbiamo avuto dubbi nel decidere di visitare il Viking Ship Museum, che riaprirà purtroppo nel 2025, con il nome di Museum of the Viking Age.

Se avrete occasione di visitarlo, in futuro, non ve ne pentirete, in quanto avrete modo di osservare da vicino vere e proprie antichissime navi vichinghe, recuperate nei fiordi e ricostruite all’interno di enormi sale del museo, con tanto di video di spiegazione e altri reperti veramente interessanti.

Se vi interessa particolarmente l’argomento e non volete aspettare fino al 2025, vi consiglio l’ugualmente affascinante Viking Ship Museum di Roskilde, vicino a Copenaghen, in Danimarca, dove a volte organizzano anche manifestazioni storiche a tema vichingo (ve ne parlerò in un prossimo post sul Copenaghen!).

Qui vi metto comunque alcune foto del museo ad Oslo, per darvi un’idea di ciò che vi si potrà ammirare non appena lo riapriranno:

Spero che questi spunti vi siano utili per organizzare il vostro itinerario a Oslo e che abbiano reso l’idea dell’unicità di questa città-foresta, tranquillamente all’altezza di tutte le altre meraviglie che si trovano in Norvegia, che sia illuminata dal sole o bagnata da una pioggia scrosciante!

Link utili in questa pagina

Dove prendere i biglietti dei trasporti pubblici: ruter.no

Dove prendere i biglietti per la Opera House: Oslo Opera House

Dove prenotare una gita in barca: boatsightseeing.com

Dove prendere i biglietti per il museo sullo sci: Holmenkollen Ski Museum

Dove avere informazioni sui musei: Bygdøy Peninsula


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