Cosa fare a Seydisfjordur, magico villaggio incastonato nei fiordi dell’Ovest dell’Islanda? Ve lo racconto in questo post, parte di un itinerario più lungo di 15 giorni (che trovate indicato in fondo al post).
Questo post fa parte di un itinerario più lungo suddiviso in quattro macro-aree: Sud, Ovest (Seydisfjordur), Nord e Est (penisola di Snaefellsness e Reykjavik). La mappa con l’itinerario completo è in fondo a questo post.
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Giorno 5-6
Come arrivare a Seydisfjordur
Ripartiamo da Jokulsarlon alla volta del bellissimo villaggio di Seydisfjordur. La strada da fare è molto lunga, ben 4 ore di macchina, ma assolutamente spettacolare. Il primo tratto corre lungo la costa, con panorami mozzafiato, per poi arrampicarsi letteralmente su una montagna, la cui cima è completamente innevata. Il tutto è reso ancora più magico dall’ora notturna in cui percorriamo questo tratto di strada.
La luna piena illumina la neve di una luce quasi spettrale e si riflette su uno specchio d’acqua, una specie di lago, pensiamo, sopra al quale passa la stretta strada, dando l’impressione quasi di sorvolarlo. Un silenzio assoluto e ovattato e nessun’altra macchina in giro nè fonte di illuminazione. Un percorso che sembra portare dritto ad altri mondi, quasi fosse l’armadio per Narnia, e in effetti il villaggio in cui arriviamo ha un qualcosa di fiabesco e irreale, quasi non appartenesse alla Terra, ma ad una sua versione favoleggiante.
Dove dormire a Seydisfjordur
Seydisfjordur è uno spettacolare fiordo puntellato di casette in legno colorato, piuttosto numerose nonostante l’apparente isolamento di questo posto, incastonato tra le pendici di un’alta montagna, quella che abbiamo scavallato, e il mare.Tuttavia, è dotato di tutti i servizi per essere autosufficiente e ha una carinissima zona – che potremmo considerare centrale – percorsa da una stradina colorata, dipinta con i colori dell’arcobaleno. Ci sono anche un pub, un ristorante sushi e una pizzeria che, a quanto dicono, farebbe la miglior pizza d’Islanda. E’ l’unica che abbiamo assaggiato sull’isola, quindi non posso confermarvi né smentirvi, ma le pizze erano effettivamente molto grandi e molto buone!
A dare un tocco di magia in più, una sera, passeggiando per la via colorata, sotto al cielo stellato e limpido, sentiamo risuonare per le strade una canzone degli 883. Ci guardiamo sorpresi, stiamo sognando? Sentiamo poi delle voci parlare in italiano. Scopriamo così che il ristorante di sushi, gettonatissimo nella zona, è gestito proprio da italiani.
Sushi italiano nel bel mezzo del nulla di un piccolo fiordo islandese. Più surreale di così!
Trascorriamo 3 notti in una casetta di legno tipica, scovata su Airbnb, veramente caratteristica, essendo una delle più antiche del villaggio (ben 116 anni portati benissimo) ed avendo le pareti ricoperte da antiche foto in bianco e nero delle generazioni che vi si sono succedute (rendendola anche, in minima parte, un pò casa dei fantasmi)
Cosa fare a Seydisfjordur
Non potete farvi mancare, come prima esplorazione, un giro del villaggio, abitato ancora da moltissime famiglie locali che potrete vedere intente nelle loro attività quotidiane (con tanto di bambini che corrono per i prati in maglietta e pantaloncini a -5 gradi). Consiglio anche di percorrere il breve tratto a piedi che porta sulle colline sovrastanti il fiordo, per poterlo osservare dall’alto in tutta la sua bellezza.
Questa zona è molto nota anche per i bellissimi trekking che si possono fare nei dintorni. Recatevi al punto informazioni locale per richiedere informazioni sulla fattibilità dei percorsi (anche in base alla stagione) e per avere le necessarie mappe e istruzioni.
Noi abbiamo fatto il trekking a Fliotsdalsherad, di cui vi riporto le foto, una passeggiata panoramica davvero bella tra le montagne in parte innevate, in parte colorate d’autunno. Indimenticabile!
Da Seydisfjordur potete anche comodamente raggiungere alcune zone del Nord immancabili in un itinerario di viaggio in Islanda: Myvatn e Dettifoss (di cui vi parlo in questo post)!
Mappa dell'itinerario di 15 giorni in Islanda
- GIORNO 1: Parco Naturale di Thingvellir, Gullfoss e Geysir, Secret Lagoon a Fludir, pernottamento a Reykjavik
- GIORNO 2: Landmannalaugar – strada bloccata, abbiamo optato per il piano B: vulcano Hekla, spiaggia di Vik e cascata di Seljalandfoss, pernottamento a Reykjavik
- GIORNO 3: cascata di Skogafoss, Myrdalssandur, pernottamento nei dintorni di Kirkjubæjarklaustur
- GIORNO 4: Parco Naturale di Skaftafell e cascata di Svartifoss, laguna di iceberg di Skaftafellsjokull e di Jokulssarlon, Diamond Beach, pernottamento a Seydisfjordur
- GIORNO 5-6: Seydisfjordur ed escursioni nei dintorni
- GIORNO 7: Parco geotermico di Myvatn, grotta di Grjotaga, campo di lava di Dimmyborgir e la cascata di Dettifoss, pernottamento ad Akureyri
- GIORNO 8: Akureyri e dintorni (possibilità di Whale Watching)
- GIORNO 9: Grundarfjordur – sulla strada Helgafell, la montagna sacra a Thor, pernottamento a Grundarfjordur
- GIORNO 10: se bel tempo, Parco Naturale di Snaefellsjokull – se brutto tempo, scogliere nere e faro di Ondverdarnes, mini vulcano di Saxholl, Djupalonssandur, pernottamento a Grundarfjordur
- GIORNO 11: tunnel di lava a Vidgelmir, tunnel di ghiaccio nel Langjokull, pernottamento a Grundarfjordur
- GIORNO 12-13-14: Reykjavik e dintorni
- GIORNO 15: ritorno in Italia
Per scoprire di più sull’Islanda, leggi i miei altri post!