Cosa fare Reykjavik, capitale dell’Islanda? Vi elenco qui 5 cose da fare a Reykjavik tratte dall’ultima parte del mio itinerario di 15 giorni lungo la Ring Road!
Questo post fa parte di un itinerario più lungo suddiviso in quattro macro-aree: Sud, Ovest (Seydisfjordur), Nord e Est (penisola di Snaefellsness e Reykjavik).
Se vuoi leggere la parte sul Sud dell’Islanda, apri questo post!
Se vuoi leggere la parte sull’Ovest dell’Islanda, apri questo post!
Se vuoi leggere la parte sul Nord dell’Islanda, apri questo post!
Se vuoi leggere la parte sulla Penisola di Snaefellsness, apri questo post!
Giorno da 12 a 15
5 cose da fare a Reykjavik
1. Visitare il centro città
Per prima cosa, visitate il carinissimo centro città, facilmente percorribile a piedi e davvero particolare, pieno di casette colorate dalle forme più strane, strambi negozi e di murales a tratti completamente assurdi. Nonostante la città pulluli di turisti, si respira secondo me sempre una certa atmosfera “underground” che merita un approfondimento!
Consiglio assolutamente, per poterne sapere di più, di partecipare ad uno dei walking tour gratuiti (offerta libera a fine tour) che potete trovare su GuruWalk.
2. Scoprire di più sui Troll di Natale
Non può mancare in questa lista delle 5 cose da fare a Reykjavik il mitico (e perennemente aperto) negozio di Natale. Una tappa certamente turistica ma davvero speciale, perché unisce la tradizione natalizia più “occidentale”, quella del classico Babbo Natale, alla tradizione islandese dei Troll di Natale.
Facendo due parole con la proprietaria del locale, scopriamo infatti che i bambini islandesi adorano i puzzolentissimi Troll di Natale, unica favola (o forse no?) in cui credono, infischiandosene alla grande del nostro Babbo Natale. I Troll, una serie di fratelli che sbucano uno alla volta (uno per ogni giorno di Dicembre, fino ad arrivare alla Vigilia) sono davvero assurdi, ciascuno diverso dall’altro e con storie come sempre borderline tra il cruento e il comico.
All’interno del negozio troverete diversi libri per bambini che ne raccontano la storia completa, nonché delle fantasmagoriche decorazioni natalizie dedicate proprio a ciascun Troll!
Se siete amanti del Natale, potete anche imbucare una letterina nell’apposita cassetta delle lettere all’entrata del negozio (pagando una piccola cifra e ricevendo a Natale alcuni regalini a sorpresa direttamente dall’Islanda). Notare la scritta “Icelandic Santa” a sottolineare che non c’è certezza su chi riceverà veramente la lettera: sarà il nostro Babbo Natale o uno dei dispettosi Troll natalizi infiltrato al Polo Nord?
3. Acquistare un tipico maglione islandese
Nella mia lista delle 5 cose da fare a Reykjavik, un posto speciale è dedicato alla cooperativa Handknitting Association of Iceland (con un suo funzionalissimo sito internet) che vende non solo maglioni, ma anche guanti, berretti e tutto ciò che si può fare con lana di pecora islandese, rigorosamente fatti a mano. Ve ne accorgerete anche grazie al fatto che, nonostante all’interno del negozio siano indicate le taglie, ogni capo di abbigliamento è diverso dall’altro. Vi consiglio quindi assolutamente di provarvi prima ciò che vorreste comprare. I costi sono in linea con quelli che troverete nel resto dell’isola, ma in questo caso sarete sicuri che il tutto venga fatto a mano e con lana pura al 100% dalle amorevoli mani di questa organizzatissima cooperativa islandese.
4. Sentirsi un vero islandese nelle piscine locali
Il rapporto con l’acqua (tipicamente calda e sulfurea) è uno dei pilastri della cultura islandese. Talmente importante da avere un suo momento dedicato all’interno di una giornata anche lavorativa e persino nella capitale, dai ritmi sicuramente più “frenetici” rispetto al resto dell’isola. Ne sono testimonianza le piscine pubbliche, tutte rigorosamente all’aperto e dotate di comode e tondeggianti vasche di acqua calda a diverse temperature, frequentate dagli islandesi in pausa pranzo per rilassarsi in vista del pomeriggio lavorativo, ma anche da numerosi pensionati e donne in gravidanza che cercano conforto, silenzio e relax nelle giornate tipicamente fredde e ventose della capitale.
La piscina locale dove siamo stati noi , alla ricerca di riparo dall’implacabile vento gelido l’ultimo pomeriggio che abbiamo trascorso in Islanda, è assolutamente economica e non turistica, trovandosi anche al di fuori del centro, in una zona residenziale (potrete raggiungerla comodamente in autobus ma occhio a non perdere i biglietti, sono grandi più o meno come una falange delle vostre dita!).
Un’esperienza tra le più apprezzate della vacanza proprio perché ci ritroviamo letteralmente immersi nella popolazione locale.
Mentre stiamo spaparanzati a mollo a chiacchierare (a bassa voce, mi raccomando), gli islandesi sonnecchiano o addirittura dormono in acqua, in religioso silenzio, a godersi il tepore e la calma che li circonda.
Con nostra sorpresa, ad un certo punto notiamo una mandria di bambini delle elementari che arrivano correndo verso la piscina da nuoto (l’unica con le corsie e l’acqua lievemente tiepida). Si tratta di una lezione di educazione fisica. La scena ha dell’incredibile. Con -3 gradi all’esterno, i bambini sono tutti senza muta, ma con normali costumi da bagno estivi, e corrono senza problemi dentro e fuori dall’acqua. Gli istruttori, dal canto loro, sono bardati da capo a piedi, con guanti e berretti di lana, e tubi di gomma da acquagym in mano, per mostrare i movimenti da compiere in acqua. Li guardiamo senza parole, mentre nessun altro dei presenti si scompone minimamente.
Se volete sentirvi anche solo per un attimo parte della vita quotidiana di un’islandese della capitale, questa esperienza non può certamente mancarvi!
5. Immergersi nella musica tradizionale al Harpa Concert Hall
Ultimo punto ma non per importanza di questa lista delle 5 cose da fare a Reykjavik, lo stupendo e nuovissimo teatro della capitale, l’Harpa Concert Hall, con le sue vetrate sul mare e il suo squadrato aspetto nordico non può assolutamente sfuggirvi.
Potrete approfondire qui un altro aspetto importantissimo della cultura islandese: la musica e i canti tradizionali.
Vi consiglio di cercare, come abbiamo fatto noi, all’interno del programma dei concerti (sul sito ufficiale dell’Harpa) per vedere se trovate qualche coro locale o spettacolo di musica tradizionale. Considerate che il teatro è frequentato praticamente solo da abitanti locali, quindi quasi tutto ciò che troverete nel programma è pensato per loro e non per una fruizione turistica. Ne deriva quindi un’esperienza davvero autentica e un’ulteriore immersione (dopo le piscine) nella vita quotidiana di un islandese di Reykjavik!
Noi (nel 2024, durante il mio secondo viaggio in Islanda) assistiamo al concerto di un coro maschile molto famoso in Islanda. Ci sediamo in una saletta accogliente circondati da famiglie di islandesi, mentre i presentatori cominciano a parlare (ovviamente in islandese) facendo a quanto pare diverse battute e suscitando l’ilarità della platea. Il concerto è strepitoso e riusciamo a seguirlo benissimo grazie al libretto con i testi delle canzoni (alcuni in inglese, molti in islandese e addirittura uno in italiano con musica di Morricone!). Davvero una bellissima esperienza e un assaggio della vita (anche di famiglie con bambini) nella capitale d’Islanda, da sempre fortemente legata alla cultura e alle tradizioni.
Per scoprire di più sull’Islanda, leggi i miei altri post!