Cosa fare alle isole Aran, Irlanda

mare isole aran

Cosa fare alle isole Aran in Irlanda? In particolare, cosa vedere a Insihmore, la più grande delle tre isole?

Tra tutte le cose meravigliose che ci sono da vedere in Irlanda, ho scelto di raccontarvi ciò che più mi ha colpito ed emozionato: le sperdute Isole Aran, con le loro colline ventose, i forti abbandonati, le foche, il silenzio, i tipici maglioni di lana e gli eccentrici abitanti locali. Un posto che mi ha incredibilmente affascinato e dove avrei volentieri trascorso una settimana intera di relax in comunione con la natura.

Mappa delle Isole Aran

Inizio con il dirvi che le Isole Aran sono tre, Inis Mór (Inishmore), Inis Meáin, Inis Oírr e che costituiscono una vera e propria roccaforte ed istituzione della lingua irlandese, il Gaelico. Sono tutte facilmente raggiungibili in traghetto dalla costa Sud-Ovest dell’Irlanda.

Come arrivare alle Isole Aran

Esistono tour in traghetto delle tre isole, che passano sotto alle imponenti scogliere di Moher, ma anche collegamenti diretti alla singola Inishmore, scelta che noi abbiamo fatto vista la nostra disponibilità temporale limitata.

Noi siamo partiti da Rossaveal – Ros a Mhíl, appena fuori Galway, per arrivare a Kilronan, unico porto di Inishmore, con un biglietto pullman+traghetto (non abbiamo quindi scelto l’opzione con il tour delle tre isole, prenotabile comunque dallo stesso sito).

Dove prenotare il traghetto: Aran Islands Ferries

Cosa fare alle Isole Aran: Inishmore

Sull’isola, potete decidere di girare a piedi, in bicicletta, in calesse o in mini bus, per scoprirne la particolarissima storia, le sue rovine e le curiosità locali.

Qui una mappa dell’isola presa dal sito dei traghetti, per darvi un’idea dei numerosi luoghi di interesse e dei percorsi che potrete organizzare.

1. Fare un tour guidato di Inishmore

Per prenotare biciclette o mini bus: centro informazioni a Kilronan

Nel nostro caso, per il primo giro dell’isola, abbiamo optato per il mini bus, guidato dall’indimenticabile Tommy, fiero abitante dell’isola e bravissimo narratore della sua storia anche più recente e di quanto sia cambiata nel giro di pochi decenni, evitando di fatto l’abbandono grazie alle attività turistiche (che comunque sono piuttosto ridotte, per fortuna, preservandone tutto il fascino originale).

Il giro in bus come primo approccio all’isola, nonostante possa sembrare piuttosto anonimo, è in realtà un ottimo modo per conoscerne tutti i punti salienti e averne una visione complessiva, oltre che per iniziare ad immergersi nella cultura del posto grazie alle simpaticissime guide locali. Il nostro Tommy è stato infatti indispensabile, rendendoci partecipi di un racconto di vita vera, la sua, e animando, davanti ai nostri occhi, panorami certamente bellissimi, ma che avrebbero rischiato altrimenti di risultarci distanti ed estranei.

Inoltre, la preziosissima esperienza di Tommy come guida dell’isola ci ha anche permesso di goderci tutti i punti di maggiore interesse senza l’interferenza delle masse di gente proveniente dai pullman più grandi, facendo un giro diverso dell’isola rispetto a quello solitamente seguito dagli altri tour.

Questo è stato specialmente valido per uno dei punti di maggiore concentrazione di persone, il forte di Dún Aonghasa, il più importante dell’isola ed anche il più suggestivo, letteralmente a picco sul mare, che ci siamo potuti godere in una solitudine quasi assoluta.

Le tappe del tour sull'isola di Inishmore

Le tappe principali del nostro giro, che corrispondono anche ai punti più salienti dell’isola, sono state:

  • I siti storici di Dún Aonghasa (Dun Aengus), Na Seacht d’Teampaíll (Le sette chiese) e una torre circolare, estremamente di impatto per il loro silenzio assoluto e solenne e per essere ormai diventati parte della natura e del paesaggio circostanti.
  • Centri artistici locali molto particolari, come il Lia Árann, di cui questo è il sito. (Un’ulteriore assaggio delle tradizioni locali sono sicuramente i maglioni di lana, creati dalla Inis Meáin Knitting Company.)
  • Il punto di osservazione della colonia di foche locale (ne abbiamo vista solo una)

La scuola di gaelico sull'isola di Inishmore

Tra le mille curiosità che Tommy ci ha raccontato, ci ha colpito molto il fatto che questa isola sia particolarmente visitata anche dagli irlandesi stessi, in quanto ospita un’importantissima scuola di Gaelico, la lingua irlandese, nella quale spesso e volentieri i bambini e i ragazzi vengono mandati d’estate per fare pratica in un contesto di vere e proprie vacanze studio. Durante queste settimane, l’inglese è severamente vietato e chi viola questa regola viene rispedito a casa, come ci ha perentoriamente raccontato Tommy stesso.

2. Rilassarsi sulle spiagge di Inishmore

Dopo questo folkloristico tour, andiamo a rilassarci sulla spiaggia. Ebbene sì, una spiaggia bianca con un’acqua azzurra cristallina e un sole rilassante, che ci permette anche, parzialmente, di testare la temperatura del mare e di valutare vagamente che, se avessimo portato un costume, avremmo forse potuto addirittura azzardare un bagno veloce.

3. Noleggiare una bicicletta a Inishmore

Per prenotare biciclette o mini bus: centro informazioni a Kilronan

Il secondo giorno, nonchè purtroppo ultimo, mi decido coraggiosamente ad affittare una bicicletta, della quale non sono particolarmente amante principalmente per la mia scarsa attitudine a guidare qualsiasi cosa che non siano le mie gambe. La scelta si rivela azzeccatissima: percorriamo un lungo tratto di isola nella direzione opposta rispetto alle rotte turistiche e ci troviamo, in brevissimo tempo, nel bel mezzo del nulla, tra stupende e deserte spiagge bianche, infiniti campi verdi piegati dal vento, e strani cimiteri gotici.

Il giro è se possibile ancora più bello e autentico di quanto fatto il giorno precedente e abbiamo anche questa volta l’onore di essere accompagnati da un’inimitabile guida locale: un cagnolino del posto che ci ha addottati, forse preoccupato per la nostra instabilità sui mezzi a due ruote, e ci ha seguiti per tutto il giorno, tanto che molti degli altri passanti erano convinti fosse il nostro cane.

Doverlo salutare, insieme a quest’isola bellissima, ai suoi abitanti incredibilmente ospitali ed eccentrici, agli antichi forti, magici e solenni, e all’incessante vento selvaggio, è stato uno dei momenti di viaggio più difficili che mi sia mai capitato, e spero presto di poter tornare a visitare quest’isola e le sue altre due sorelle, anch’esse imperdibili per chiunque ami la natura e la cultura irlandese!

Dove dormire a Inishmore

Per dormire, abbiamo prenotato nell’unico ostello locale, il Kilronan Hostel. Come spesso accade in posti del genere, l’ostello è assolutamente pulito, ben tenuto ed estremamente tranquillo. Siamo in camera con altre due ragazze, con le quali ci ostiniamo a parlare in inglese per un’ora buona, prima di scoprire che erano italiane anche loro.

Tra gli highlights delle serate sull’isola, non può mancare l’unico pub locale, il Joe Watty’s Bar, dove la musica live fa da padrona e dove potrete godervi scene imperdibili, anche e soprattutto grazie ad alcuni sfrenati vecchietti isolani e ai loro balli sulle note di un vastissimo repertorio di canzoni irlandesi. Uno spettacolo da non perdersi!

L’unico altro bar dove potrete bere e mangiare qualcosa è fantasiosamente chiamato The Bar e non potrete mancarlo in quanto è situato al centro di Kilronan, il villaggio principale dove attraccano tutti i traghetti.

Per scoprire di più sulle isole, leggi i miei altri post!

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