Cosa vedere nel Nord dell’Islanda

Geysir a Myvatn in Islanda

Cosa vedere nel Nord dell’Islanda? Vi racconto qui la terza parte del mio itinerario di 15 giorni lungo la Ring Road (la mappa completa in fondo a questo post)!

Questo post fa parte di un itinerario più lungo suddiviso in quattro macro-aree: Sud, Ovest (Seydisfjordur), Nord e Est (Grundarfjordur e Reykjavik). La mappa con l’itinerario completo è in fondo a questo post.

Se vuoi leggere la parte sul Sud dell’Islanda, apri questo post!

Se vuoi leggere la parte sull’Ovest dell’Islanda, apri questo post!

Se vuoi leggere la parte sull’Est dell’Islanda apri questi post: penisola di Snaefellsness e Reykjavik!

Se vuoi vedere l’itinerario completo, clicca qui!

Giorno 7 mattina

Cosa vedere a Myvatn e dintorni

Proseguiamo nel nostro itinerario alla volta di Myvatn, la Marte islandese.

Riattraversiamo picchi innevati e paesaggi meravigliosi, finchè non scorgiamo in lontananza una montagna di un rosso acceso, circondata da pozze blu intenso, ribollenti di gas sulfurei.

Scesi dalla macchina, ci ritroviamo in mezzo a pozze laviche, fanghi bollenti, fumarole marziane, che risuonano minacciose con una potenza ininterrotta e strabiliante, e laghetti azzurro intensi, in contrasto con il rosso del terreno circostante.

Il vento sferza il terreno e ci sposta da fermi, dando quel tocco in più di selvaggio, o di girone infernale, in base ai punti di vista. Il fumo e l’odore di zolfo ci circondano ovunque e ridiamo come matti, non si sa bene perchè, forse sotto l’effetto dei vapori sulfurei. Percorriamo la miriade di sentierini tra le pozze, finchè il freddo e il vento prendono il sopravvento, e torniamo di malavoglia alle macchine.

Sulla strada, notiamo delle sorta di igloo ipertecnologici, in metallo, che mi fanno subito balzare alla mente Tatooine di Star Wars. Rimango a fissarli per un pò, sentendomi in un film, finchè non realizzo che sono centrali di raccolta dell’energia geotermica.

Ci dirigiamo verso il centro informazioni, per ottenere una cartina più chiara della zona, e scopriamo che, nei dintorni, si trova Grjotaga, la grotta divenuta famosa ai fan del Trono di Spade per il primo incontro amoroso tra Jon Snow e Ingrid.

Andiamo in pellegrinaggio, da bravi serie-tv dipendenti, e scopriamo una piccola grotta incredibilmente accogliente, soprattutto se paragonata al gelo e al vento esterni, che ci costringono persino a mangiare chiusi in macchina.

Nella grotta si trova un laghetto di acqua sulfurea e bollente, che sparge i suoi vapori nell’aria circostante, scaldandola e funzionando molto meglio di uno qualsiasi dei caloriferi trovati nei nostri vari Airbnb.

Ci fermiamo a scaldarci, finchè altre persone che vogliono vedere la famosa location ci fanno sentire in colpa, e ci decidiamo a fuoriuscire dal calore, stile larve, per ripartire verso le prossime due tappe della giornata: Dimmyborgir, il campo di lava, e Dettifoss, la cascata più imponente d’Europa.

Giorno 7 pomeriggio

La cascata di Dettifoss e Dimmyborgir

Dimmyborgir è un enorme campo di lava, molto simile a quello in cui ci eravamo trovati a inizio vacanza ai piedi del vulcano Hekla. La differenza sta nel fatto che qui ci sono veri e propri sentieri segnati, percorribili a piedi, e che le formazioni di roccia lavica sono talmente strambe da essere diventate iconiche.

Dymmiborgir Islanda

Vaghiamo, rischiando di perderci, con il nostro spiccato senso dell’orientamento, tra spettrali costruzioni rocciose, formatesi dopo le varie eruzioni vulcaniche che hanno colpito la zona. Ci saremmo probabilmente persi tra i massi se non fosse stato per il freddo che ci spinge a ritornare verso le macchine, ipnotizzati dalle forme impossibili che ci circondano ovunque.

Ripartiamo alla volta della nostra ultima tappa della giornata, prima di pernottare ad Akureyri, la cascata di Dettifoss.

Per arrivare alla cascata, si deve percorrere un sentiero molto particolare, con ponticelli in legno e strane pietre tondeggianti. Una volta arrivati nelle vicinanze, sentirete un forte rimbombo e vedrete una delle cascate più impressionanti che si possano ammirare in Europa, con una potenza talmente forte da lasciare senza fiato.

Più dettagli su questa cascata nel mio ormai già citato post sulle cascate di Islanda.

 

Giorno 7 sera - 8

Dove mangiare e dormire ad Akureyri

Il pernottamento di questa lunghissima giornata è previsto ad Akureyri, il centro abitato più grande del nord dell’Islanda, dotato anche di un suo funzionalissimo aeroporto per i voli interni.

Akureyri è molto diversa da Reykjavik, ma altrettanto affascinante e molto accogliente, come notiamo immediatamente dai geniali semafori rossi a forma di cuore.

Semafori ad Akureyri

Stanchi morti dalle nostre peregrinazioni, andiamo a mangiare fuori, concedendoci una pausa dall’economico ma alquanto monotono cibo del Bonus, e assaggiamo una specialità locale, il Plokkfiskur, una crema di pesce buonissima, accompagnata da pane di segale.

Dopo cena, sotto un magnifico cielo rosato, andiamo al nostro ostello, dove questa volta abbiamo prenotato non una camerata, ma una specie di bungalow indipendente, con tanto di vasca idromassaggio (nella foto in basso)!! Un lusso che ci siamo concessi per via del prezzo incredibilmente conveniente.

Vi metto qui il link, perchè il posto è davvero fantastico, tutto in legno tipo baita di montagna ed estremamente ben tenuto ed organizzato. Tenete a mente che la vasca è in comune con gli altri bungalow, letteralmente poggiati nel giardino dell’ostello, quindi mentre la riempite premuratevi di aspettare nei dintorni, altrimenti qualcuno potrebbe arrivare ed utilizzarla al posto vostro.

Ci scaldiamo e rifocilliamo nel calore e nell’accoglienza di questa cittadina e della fantastica vasca idromassaggio, sotto al tetto spiovente della nostra mini baita personale. Purtroppo, siamo ormai ad Ottobre e incontriamo un tempo pessimo, con piogge scroscianti che ci impediscono di prenotare per il Whale Watching, altrimenti estremamente consigliato, anche perchè potreste essere molto fortunati e vedere addirittura le orche, di passaggio nella zona in alcune stagioni dell’anno.

Uno dei nostri compari di viaggio riparte verso Reykjavik, avendo prenotato per solo 10 giorni di vacanza su 15, e abbiamo così un assaggio dell’aeroporto locale assolutamente da film, con un gate solo e zero controlli all’imbarco.

Trascorriamo un’ultima notte ad Akureyri per poi rimetterci in viaggio, ormai nomadi islandesi fatti e finiti.

Giorno 9

Sulla montagna sacra a Thor: Helgafell

La giornata di viaggio tra Akureyri e Grundarfjordur prevede 5 lunghe ore di macchina, intervallate però da una sosta che ha del divino.

Ci fermiamo infatti a Helgafell, la montagna sacra a Thor. Mio cugino, nel gruppo di avventurieri e fan sfegatato della mitologia nordica, è letteralmente in brodo di giuggiole mentre ci illustrano il rito da eseguire salendo la montagna, composto da 3 fasi e 3 desideri da esprimere.

La montagna è in realtà una collinetta, Thor mi perdoni per questo affronto, ma gode di un panorama mozzafiato una volta arrivati sulla cima.

Consigliatissima se vi trovate lungo la strada!

Ripartiamo per Grundarfjordur sperando che i nostri 3 desideri vengano avverati.

Per scoprire di più su Grundarfjordur, leggi questo post!

Mappa dell'itinerario di 15 giorni in Islanda

  • GIORNO 1: Parco Naturale di Thingvellir, Gullfoss e Geysir, Secret Lagoon a Fludir, pernottamento a Reykjavik
  • GIORNO 2: Landmannalaugar – strada bloccata, abbiamo optato per il piano B: vulcano Hekla, spiaggia di Vik e cascata di Seljalandfoss, pernottamento a Reykjavik
  • GIORNO 3: cascata di Skogafoss, Myrdalssandur, pernottamento nei dintorni di Kirkjubæjarklaustur
  • GIORNO 4: Parco Naturale di Skaftafell e cascata di Svartifoss, laguna di iceberg di Skaftafellsjokull e di Jokulssarlon, Diamond Beach, pernottamento a Seydisfjordur
  • GIORNO 5-6: Seydisfjordur ed escursioni nei dintorni
  • GIORNO 7: Parco geotermico di Myvatn, grotta di Grjotaga, campo di lava di Dimmyborgir e la cascata di Dettifoss, pernottamento ad Akureyri
  • GIORNO 8: Akureyri e dintorni (possibilità di Whale Watching)
  • GIORNO 9: Grundarfjordur – sulla strada Helgafell, la montagna sacra a Thor, pernottamento a Grundarfjordur
  • GIORNO 10: se bel tempo, Parco Naturale di Snaefellsjokull – se brutto tempo, scogliere nere e faro di Ondverdarnes, mini vulcano di Saxholl, Djupalonssandur, pernottamento a Grundarfjordur
  • GIORNO 11: tunnel di lava a Vidgelmir, tunnel di ghiaccio nel Langjokull, pernottamento a Grundarfjordur
  • GIORNO 12-13-14: Reykjavik e dintorni
  • GIORNO 15: ritorno in Italia

Per scoprire di più sull’Islanda, leggi i miei altri post!

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